Come ti costruisco un mito in musica dal 700 ai giorni nostri. A conclusione dell’anno, dedicato in Europa e nel mondo, al 250° anniversario della nascita di Mozart, la compagnia Giardino Chiuso organizza sabato 16 dicembre, al Teatro dei Leggieri di San Gimignano(SI) La Luce delle Idee.
Un incontro e uno spettacolo che avranno come fulcro la figura mitizzata e falsificata del grande compositore. Il titolo della giornata assume il valore rischiarante che le idee dell’Illuminismo ebbero sui falsi miti degli anni bui del Terrore, le leggende che offuscavano la luce della ragione furono condannate dalla filosofia di Voltaire e da tutto il pensiero dei Lumi e del Settecento.
Sabato16 dicembre alle 18, sarà presentato il libro di Vittorio Cielo dal titolo MozArt, una controindagine sulla Mitologia creata attorno al genio Mozart. All’incontro parteciperanno oltre all’autore, Maurizio Boldrini, giornalista professionista e docente di comunicazione pubblica presso il corso di Laurea in Scienze della comunicazione dell'Università degli studi di Siena. Con loro sarà presente anche Andrea Ulivi, vicepresidente dellaFondazione Andrej Tarkovskij. Parteciperanno all’incontro, con interventi registrati in video, Carlo Ripa di Meana, presidente di Italia Nostra, Sergio Mancinelli, giornalista e conduttore della fascia musica di qualità di Radio Capital, Gigi Fornari direttore delle news di RTL e Adriano Fabi manager di Renzo Arbore. Il tema che sarà affrontato sarà quello del mito e della popolarità in musica dal 700 ad oggi, con particolare attenzione ad uno degli aspetti più discussi e nascosti della storia mozartiana, si rifletterà infatti su come “La multinazionale Mozart” – così definita ironicamente da Cielo- abbia imbastito una falsa leggenda intorno alla figura del Genio.”
Un incontro e uno spettacolo che avranno come fulcro la figura mitizzata e falsificata del grande compositore. Il titolo della giornata assume il valore rischiarante che le idee dell’Illuminismo ebbero sui falsi miti degli anni bui del Terrore, le leggende che offuscavano la luce della ragione furono condannate dalla filosofia di Voltaire e da tutto il pensiero dei Lumi e del Settecento.
Sabato16 dicembre alle 18, sarà presentato il libro di Vittorio Cielo dal titolo MozArt, una controindagine sulla Mitologia creata attorno al genio Mozart. All’incontro parteciperanno oltre all’autore, Maurizio Boldrini, giornalista professionista e docente di comunicazione pubblica presso il corso di Laurea in Scienze della comunicazione dell'Università degli studi di Siena. Con loro sarà presente anche Andrea Ulivi, vicepresidente dellaFondazione Andrej Tarkovskij. Parteciperanno all’incontro, con interventi registrati in video, Carlo Ripa di Meana, presidente di Italia Nostra, Sergio Mancinelli, giornalista e conduttore della fascia musica di qualità di Radio Capital, Gigi Fornari direttore delle news di RTL e Adriano Fabi manager di Renzo Arbore. Il tema che sarà affrontato sarà quello del mito e della popolarità in musica dal 700 ad oggi, con particolare attenzione ad uno degli aspetti più discussi e nascosti della storia mozartiana, si rifletterà infatti su come “La multinazionale Mozart” – così definita ironicamente da Cielo- abbia imbastito una falsa leggenda intorno alla figura del Genio.”
Nell’anno che segna il 250esimo anniversario della nascita di Mozart appare curiosa l’uscita di un testo che mette in discussione la legittimità del ruolo dell’artista tra i suoi contemporanei e posteri. L’affiancarsi delle leggende romanzesche e false sulla sua vita ha provocato una disinformazione che continua ancor oggi. Emblematica e decisiva fu la funzione che ebbe la stampa nel secolo in cui visse Mozart; a cavallo tra due epoche (la fine dell’Antico Regime e il sorgere dell’Illuminismo) l’esplosione industriale della comunicazione mediatica e le gazzette vissute come fenomeno di massa, oltre ad avere riscontri positivi sull’informazione pubblica contribuirono anche a distorcere l’immagine del pianista.
Questo tipo di fraintendimento e di falsificazione ha implicazioni attualissime anche nella nostra società, che prende spunto dal caso Mozart per riflettere su come il Falso sia un elemento necessario alla nostra colossale “macchina dell’Informazione”. I media si nutrono di falsità e lo spettatore ne ha bisogno; per questo motivo il maestro di Salisburgo è stato il catalizzatore di storie, per lo più inventate, sulla sua presunta povertà, il genio del bambino prodigio, il Requiem (che fu scritto da altri…), tutte favole che furono molto redditizie per chi le aveva intessute.
Questo tipo di fraintendimento e di falsificazione ha implicazioni attualissime anche nella nostra società, che prende spunto dal caso Mozart per riflettere su come il Falso sia un elemento necessario alla nostra colossale “macchina dell’Informazione”. I media si nutrono di falsità e lo spettatore ne ha bisogno; per questo motivo il maestro di Salisburgo è stato il catalizzatore di storie, per lo più inventate, sulla sua presunta povertà, il genio del bambino prodigio, il Requiem (che fu scritto da altri…), tutte favole che furono molto redditizie per chi le aveva intessute.
Gli studi scientifici dell’ultimo quarto di secolo, sviluppati sull’onda della Mozart Renaissance da molte Università europee e americane, sono andati a scandagliare con ricerche archivistiche la biografia di Mozart ricostruendo una realtà ben diversa dai luoghi comuni, e rivelando molte nostre percezioni storiche e biografiche come illusorie.
A concludere la giornata di Sabato 16 dicembre, in prima nazionale, alle ore 19:30, andrà inscena la prima nazionale dello spettacolo Il Duello di Natale proposto dalla compagnia il Giardino Chiuso, che metterà in scena il nuovo testo di Vittorio Cielo interpretato da Fulvio Cauteruccio , al pianoforte da Alessandro Barneschi, musiche di W.A.Mozart e M.Clementi, messa in scena Tuccio Guicciardini.
Il Duello di Natale narra di una sfida musicale indetta dall’imperatore Giuseppe II che la notte di Natale del 1781, ospiti alla corte di Vienna, gli eredi al trono delle Russie, propose come passatempo un duello su spartiti, convocando Mozart e un virtuoso italiano arrivato da Londra e protetto dai “quasi” zar, Muzio Clementi di cui si dicevano meraviglie…
Al termine dell’incontro e prima dello spettacolo il teatro offrirà agli ospiti un aperitivo.